Il regno della tartina e del cibo buono a Verona

L’Osteria Locandina Cappello è uno dei locali storici di Verona, celebre per l’aperitivo, che qui si onora scegliendo qualche tartina dalla coloratissima vetrina all’entrata. Se poi vuoi proseguire con il resto del pasto, sul menù troverai delle pietanze da ristorante, da gustare nell’atmosfera surreale della Locandina. Scopriamo insieme cosa rende l’Osteria così speciale.

LA STORIA

Negli anni ’60 e ’70, la Locandina era un punto di riferimento per gli universitari e i visitatori della città, che si riunivano qui per bere un calice di vino e assaggiare qualche tartina, fresche e fatte al momento da un anziano signore che si dedicava unicamente alla loro preparazione. Egli vantava una ricetta particolare e degli ingredienti sceltissimi, provenienti da fornitori di fiducia.

L’Osteria è rimasta così impressa nei ricordi dei clienti di allora che ancora oggi bussano alla porta – veronesi che frequentavano l’Università e avevano questo locale come luogo di incontro e turisti dall’estero, che non hanno dimenticato i sapori dei loro viaggi passati – alla ricerca di quei gusti che, fortunatamente, non si sono persi nel tempo. Questo perché, nel 2000, Nicola e Francesca, gli attuali gestori della Locandina, hanno rilevato l’attività e hanno deciso di proseguire la tradizione delle tartine: si sono fatti insegnare dai vecchi proprietari la ricetta segreta, i trucchi per le salsine perfette e gli indirizzi dei fornitori più affidabili.
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IL LOCALE

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Appena si varca la porte dell’Osteria, quello che più colpisce è l’atmosfera, con le sue luci soffuse, l’arredamento ricercato e la storia antica che vibra su ogni parete; gli ambienti sono tre, due sale al piano terra (l’ingresso e il ristorante) e una sotto di esse, la “sala romana”.
La Locandina Cappello si trova all’interno di un palazzo storico di fine 1700, ed è stata ristrutturata e rivalutata nel periodo di lockdown di marzo 2020. Durante questi lavori di restauro, sono riaffiorati dei muri del 1600 che l’archeologo convocato per la loro classificazione ha definito “appartenenti all’epoca veneziana”. La saletta sotterranea, invece, risale al periodo romano e medievale. Oltre all’antichità, colpisce anche la cura dei dettagli, che alla Locandina si ritrova in ogni dove: nel menù, ponderato ma fantasioso, nell’arredamento, affidato alle mani degli artigiani e nell’accoglienza riservata ai suoi avventori.

LE TARTINE E I CROSTINI

Come avrai avuto modo di comprendere, le tartine sono il cavallo di battaglia dell’Osteria: sono tantissime, diverse tra loro e colorano la vetrina all’entrata, convincendo chiunque a ordinarne almeno un paio. La ricetta vanta la sua storia, ma come sono nati i fratelli delle tartine, i crostini?
Nicola e Francesca gestivano da poco il locale e, di punto in bianco, si sono trovati senza tartine perché erano state ordinate tutte… con cosa servire l’aperitivo? Hanno dovuto inventarsi qualcosa di buono in fretta e si sono recati al mercato di Zevio, per comprare del pane. Così è nato il crostino, una rivisitazione italiana della tapas, creato per caso eppure molto amato da ogni cliente della Locandina Cappello.
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LA CUCINA E IL VINO

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Il menù alla carta è proprio quello di un ristorante e viene curato in ogni minimo particolare, viene cambiato semestralmente e privilegia le primizie di stagione.
Alcuni piatti? Fettuccine al ragù bianco di cinghiale e tartufo nero della Lessinia, paccheri con radicchio di Verona IGP stufato all’Amarone, crema di burrata e granella di noci, tartare di verdure con granella di pistacchio e flan di zucca con fonduta di grana padano, pollo su spuma di patate al tartufo scorzone della Lessinia, fondo dello chef e chutney ai frutti di bosco con pepe verde. Ovviamente al pasto, si possono accompagnare dei vini: le etichette disponibili sono tantissime, tra cui Gewurztraminer doc, Amarone docg, Valpolicella Superiore doc, spumanti e vini dolci. Per concludere, ti consiglio – caldamente – il tiramisù al pistacchio con fonduta al cioccolato; è speciale, proprio come la Locandina Cappello.